Tra fast food, fast fashion e fast travel, oggi non sembra più esserci spazio per uno stile di vita incentrato sul qui ed ora, sebbene rallentare i ritmi di vita sia fondamentale per ritrovare il benessere e il contatto con la natura.
Il settore dei viaggi ha intercettato questo bisogno proponendo negli ultimi anni numerose alternative sostenibili al turismo di massa. Lo slow travel mira a valorizzare territori ed esperienze, ed esiste grazie ad enti e strutture che si impegnano ogni giorno per offrire viaggi più autentici e rispettosi dell’ambiente.
Se vuoi organizzare la tua prossima vacanza green – da solo o in compagnia – ecco alcune mete sostenibili in Italia!
Slow travel presso città d’arte e antichi borghi
Il turismo sostenibile – studiato e promosso in particolar modo dall’OMT, Organizzazione Mondiale del Turismo – consiste nel compiere una serie di scelte atte a vivere in modo autentico un determinato territorio, a ridurre al minimo l’impatto negativo su di esso e valorizzare – anche economicamente – le comunità locali.
Da Nord a Sud, queste iniziative vengono sviluppate a partire dai piccoli borghi e dalle città d’arte, mete ottimali se vuoi organizzare una vacanza sostenibile in Italia ed entrare in contatto con le comunità del luogo e con i loro usi, nonchégodere di esperienze enogastronomiche a filiera corta, che valorizzano le risorse del territorio senza sfruttarle.
Tra le numerosissime mete sostenibili in Italia, potremmo citare alcuni borghi e centri della Toscana, come Lucca, meravigliosa città a misura d’uomo. Depositaria della più ampia superficie pedonale in Italia in proporzione alla concentrazione demografica, Lucca ha potuto godere negli ultimi anni delle iniziative degli enti locali, che hanno valorizzato la città adottando misure per abbattere le emissioni nocive, gestire attentamente i rifiuti, creare percorsi ciclabili e piantare nuovi alberi, per migliorare la qualità dell’aria.
Virtuosa per quanto riguarda le iniziative turistiche ecosostenibili – nonché per l’offerta culturale ed enogastronomica – è anche l’Umbria, regione ricca di storia, tradizioni e meraviglie paesaggistiche. Disseminati tra le colline e gli ulivi secolari, sono numerosi gli agriturismi e gli ecovillaggi umbri che coccolano i visitatori con un’atmosfera familiare, cibo fatto in casa e animali con cui entrare in contatto. Gli ospiti possono gustare prodotti a km 0, sorseggiare il pregiato vino locale e degustare quello che viene considerato l’oro della regione: l’olio extravergine d’oliva.
L’Umbria non garantisce solo il relax, ma anche attività culturali come musei e percorsi artistici presso i centri storici (basti pensare a Gubbio, Spoleto, Todi, Narni, Orvieto e l’imperdibile Assisi), attività all’aria aperta come gite a cavallo e itinerari in bicicletta, nonché un sistema di mobilità sempre più sostenibile e volto alla riduzione delle emissioni.
Anche il Sud della Penisola offre hotel ecosostenibili in Italia e strutture ricettive ecologiche. Sono numerose le località – in particolar modo tra la Sicilia e la Puglia – dove i vecchi casali, le masserie e perfino i trulli vengono ristrutturati secondo i principi della bioarchitettura e convertiti in alberghi e b&b per gli appassionati dello slow travel. Qui l’energia viene prodotta grazie a pannelli fotovoltaici e risparmiata grazie a iniziative che mirano a ridurre il più possibile gli sprechi. La vacanza presso questi alberghi sostenibili in Italia è un’esperienza a metà tra il relax e la poesia della natura e il fascino degli antichi borghi.
Il turismo green presso le mete di montagna
Nelle zone di montagna l’emergenza climatica ha già lasciato il segno nei ghiacciai ormai sciolti e nell’aumento delle temperature, ma gli enti locali stanno agendo in modo mirato per mostrare che un cambio di rotta è possibile.
Come in Val di Fiemme, un gioiellino di boschi e prati dolcemente sdraiato tra le montagne del Trentino. Lì si valorizzano le energie rinnovabili e pulite, prodotte dagli scarti delle segherie e dalle risorse naturali facilmente reperibili a terra, nei boschi. Boschi che rappresentano anche un patrimonio culturale: dalle foreste di abeti rossi da cui provengono i noti violini Stradivari, fino ai percorsi artistici immersi nella natura.
Altrettanto virtuosa per quanto riguarda le energie alternative – in particolar modo per la mobilità sostenibile – è Moena, dove il centro nei periodi di maggiore affluenza dei turisti viene riservato a pedoni, auto elettriche ed e-bike, nonché a un trenino elettrico che accompagna i visitatori presso i principali punti d’interesse.
Le zone verdi ai piedi delle Alpi rappresentano inoltre la meta ideale per delle vacanze ecosostenibili in Italia, all’insegna del relax e della contemplazione della natura.
Sauris, in Friuli Venezia Giulia, è un borgo che ogni mattina si sveglia tra le meravigliose Alpi Carniche e che ospita il primo albergo diffuso italiano, un sistema composto da più unità ricettive, sparse all’interno del centro abitato. Un sistema tanto semplice quanto rivoluzionario per valorizzare località e comunità, e per stabilire con queste ultime un contatto più autentico, che ha il profumo di casa.
Come fare turismo sostenibile nelle zone di mare
Il profumo della salsedine, il vento sulla pelle, il chiacchiericcio dei porti: il turismo sostenibile presso le località marittime offre questo e molto altro ai suoi ospiti.
L’impegno per la costruzione di un sistema turistico green, in queste zone, si traduce soprattutto nella creazione di strutture ricettive ecosostenibili e nella tutela delle zone costiere.
Numerosi comuni della Toscana hanno aderito a una normativa che limita l’utilizzo della plastica usa e getta, fino a vietarne l’utilizzo all’interno degli stabilimenti balneari, per proteggere le spiagge dalla piaga dei rifiuti. Questa estrema attenzione nei confronti del mare ha permesso a ben 10 comuni di ottenere il riconoscimento delle 5 vele di Legambiente, come prova della qualità delle acque locali. A questo si uniscono servizi di mobilità sostenibile e lunghi percorsi ciclabili, per degli spostamenti a impatto zero.
La stessa cura nella tutela delle spiagge si può ritrovare in più di 80 località dell’Emilia-Romagna, che offre così ai turisti spiagge Bandiera Blu e Bandiera Verde, nonché alcuni dei più organizzati alberghi ecosostenibili in Italia.
Degna di nota è inoltre la Sardegna, meta turistica gettonatissima per il suo meraviglioso mare, ma attenta anche a convertire il modo tradizionale di viaggiare in un pacchetto turistico sostenibile, consapevole e a misura d’uomo.
Le coste a Sud della regione conservano inalterate le loro zone più selvagge e le loro spiagge incontaminate, mentre tra Olbia e Nuoro il turista green può apprezzare delle vacanze ecosostenibili presso biovillaggi ed Ecobnb a pochi chilometri dal mare, realizzate in materiali naturali (sughero, legno, pietra, fibra di tessuto e terracotta) e incentrate su uno stile di vita slow, talvolta anche con il divieto di utilizzo dei cellulari per un più profondo contatto con la natura. Tra le strutture ricettive ecosostenibili in Italia sono degne di nota quelle nuragiche, convertite in affascinanti e imperdibili esperienze di glamping.